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Cultura Orizzonti Visioni

Un mondo di podcast

I podcast sono una di quelle risorse che circolano su internet da diversi anni ma senza attirare troppo l’attenzione. Finché un giorno, per caso, ne ascolti uno e da quel momento ti si apre davanti un mondo interessantissimo e inesplorato da cui fai davvero fatica a staccarti.

Un podcast, in poche parole, è una trasmissione radio diffusa via internet che si può scaricare e ascoltare con il semplice smartphone, un’ottima compagnia ad esempio mentre si fanno le pulizie di casa o durante una passeggiata.

Ormai esistono podcast sugli argomenti più vari (anche Extra Moenia ne ha realizzati alcuni, li trovate in altre pagine di questo sito).

Qui trovate alcuni consigli su podcast più o meno noti da ascoltare in italiano, ad esempio il podcast di Alessandro Barbero, a tema storico, o Wikiradio, che affronta in ogni puntata un personaggio, un luogo o un evento diverso da approfondire, oppure Da Costa a Costa, che vi dà una panoramica sulla realtà degli Stati Uniti in previsione delle prossime elezioni presidenziali, o ancora Cemento, un progetto molto particolare e ben fatto che si concentra sui paesi dell’ex Unione Sovietica e ne affronta diversi aspetti: cultura, storia, cucina, lingua e molto altro.

Ma ci sono anche podcast che parlano di cucina o di fitness, di film, libri e serie tv, di psicologia, di cronaca… insomma c’è davvero un mondo in cui potete curiosare e farlo è molto semplice, basta trovare l’applicazione giusta a seconda del dispositivo che utilizzate, dopo di che non vi rimarrà che cercare un titolo specifico oppure un tema generico che vi interessa.

In poco tempo troverete sicuramente qualcosa a cui appassionarvi. Buona ricerca!

Francesca Realini

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Cultura Orizzonti

Frammenti di cielo: foto, pensieri e poesie ai tempi del Covid-19

Può nascere qualcosa di bello anche da una quarantena? La risposta è sì e ce lo dimostrano Arianna Bottinelli, di Uggiate-Trevano (Como), e Umberto Coluccia, di Uggiano La Chiesa (Lecce).

Arianna e Umberto si sono conosciuti quasi per caso e la loro conoscenza è rimasta, per ora, solo “telefonica”, ma questo non ha impedito di far nascere e crescere un’idea: creare un libro fotografico con scatti che ritraggono il cielo di Uggiate e Uggiano, due paesi ai poli opposti della nostra penisola, ma uniti dalla triste esperienza della quarantena che ha segnato profondamente la vita di ciascuno di noi.

Quante volte durante le settimane di lockdown abbiamo aperto la finestra e guardato il cielo, desiderando che tutto passasse, che per tutti tornasse il sereno…

“Il cielo è di tutti”, scrive Gianni Rodari, ed è stato proprio questo lo spunto che ha portato Arianna e Umberto a creare

“FRAMMENTI DI CIELO”

dalla Lombardia alla Puglia
dalla provincia comasca al Salento
da Uggiate-Trevano (CO) ad Uggiano la Chiesa e Diso (LE)

FOTO, PENSIERI E POESIE AI TEMPI DEL COVID-19

Si tratta di un libro fotografico disponibile online che si può scaricare, condividere e diffondere, nato con lo scopo di fare qualcosa di utile e tangibile in un momento di grande fragilità per il nostro Paese.

L’iniziativa ha anche un importante risvolto concreto. E’ infatti possibile lasciare una donazione che verrà devoluta agli enti che sono stati e continuano ad essere in prima linea contro il Covid-19, ovvero la Croce Rossa Italiana e gli Ospedali.

“Frammenti di cielo” contiene speranza, serenità, bellezza, il desiderio di superare tutti insieme questo momento di difficoltà, sostenendo moralmente e concretamente chi sta lavorando per noi.

Un progetto nato con grande spontaneità… Per dimostrare che tutto può succedere, ma nulla può fermare… LA FORZA DELLA VITA. 

FAI UNA DONAZIONE, ogni cifra, anche la più piccola, è un aiuto prezioso. Clicca qui per donare

INFO PER SCARICARE IL LIBRO:
Il libro è disponibile on-line. 

Lo si può scaricare attraverso DropBox, cliccando sul seguente link:
FRAMMENTI DI CIELO FOTO PENSIERI E POESIE AI TEMPI DEL COVID19 

oppure attraverso MediaFire cliccando sul seguente link:
FRAMMENTI DI CIELO FOTO PENSIERI E POESIE AI TEMPI DEL COVID19 

Info campagna

Per avere maggiori informazioni sul libro e sulla campagna clicca qui oppure invia un’email all’indirizzo frammentidicielo.raccoltafondi@gmail.com

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Orizzonti

Cosa vedere ad Albuquerque, la città di Breaking Bad

Siete appassionati di Breaking Bad e sognate di visitare le location in cui hanno girato la celebre serie TV? Allora non c’è modo migliore per iniziare la settimana che un nuovo viaggio (per ora solo immaginario) negli States.

Oggi Marti on Holiday ci porta alla scoperta di Albuquerque in New Mexico, la città dove “tutto è cominciato”. Seguiteci!

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Impronte Orizzonti Visioni

IL PRIMO MAGGIO SI PIANTAVANO LE PATATE: STORIE D’ALTRI TEMPI… MA NEANCHE POI TANTO

Qualche settimana fa ricordo di aver chiesto a mio nonno quali giochi faceva da bambino, come passava le giornate, cosa faceva dopo la scuola, com’era stata la sua infanzia insomma.

Lui a questa domanda si era abbastanza risentito: “Giochi?” aveva detto con il suo tono un po’ burbero, “Quali giochi? Noi da piccoli andavamo a lavorare!”

E in effetti il lavoro ha scandito tutta la vita di mio nonno, come di moltissimi uomini e donne della sua generazione (lui era nato nel 1926).

Era un muratore, come suo papà e altre persone della nostra famiglia, e dopo essersi sposato aveva costruito da solo la casa dove avrebbe poi vissuto con mia nonna e con i bambini.

Aveva scelto un terreno piuttosto grande per poter avere anche uno spazio da coltivare.

Mio zio (suo figlio) mi ha raccontato proprio qualche sera fa che le “attività agricole” in famiglia erano rigorosamente scandite nel corso dell’anno: per esempio il 25 aprile mio nonno seminava il grano e il 1° maggio piantava le patate. Sfruttava queste giornate libere dal lavoro “ufficiale” per dedicarsi al lavoro “domestico”.

Alcuni anni dopo, sempre nel tempo libero, ha costruito altre due case da destinare ai suoi figli.

Quando ero bambina ricordo che mio nonno era già in pensione, ma la sua giornata era comunque scandita da lavori da fare: occuparsi di piccole riparazioni domestiche, badare a conigli e galline, all’orto e alle piante (solo i lavori più pesanti, il resto era compito della nonna), tagliare l’erba, fare il fieno… Spesso altre persone del paese lo chiamavano per fare qualche lavoro in casa (piccoli lavori di muratura e simili). Era sempre contento di aiutare e di poter essere utile.

Quando qualche anno fa, dopo gli 80 anni, le forze hanno cominciato ad abbandonarlo e ha dovuto mollare la presa, per lui è stato come perdere una parte di senso…

Mio nonno ha dedicato la sua vita al lavoro e alla famiglia e l’ha fatto in un modo così naturale che anche a noi veniva spontaneo seguirlo e imitarlo per quanto potevamo (io per esempio davo da mangiare e da bere ai conigli e raccoglievo le uova delle galline perché ero piccola e non sapevo fare tante cose, ma mio papà e i miei zii l’hanno aiutato nella costruzione delle case seguendo le sue direttive).

Tutto sembrava assolutamente normale, ma adesso, guardandomi intorno e indietro, mi rendo conto che non era affatto scontato: le persone come lui hanno costruito con le loro mani il nostro Paese, con grande umiltà, in silenzio, senza farlo pesare, e ci hanno lasciato un’eredità morale e materiale fondamentale. Le nostre radici sono in queste persone.

Molte di loro le abbiamo perse dolorosamente nelle scorse settimane, ma quello che hanno fatto, tutto il loro lavoro, non andrà mai perso.

A queste persone va dedicato questo Primo Maggio, con l’augurio che nei mesi duri che stiamo vivendo possiamo avere la loro stessa forza e il loro stesso coraggio. Seguendo il loro esempio, possiamo farcela.

Francesca Realini

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Orizzonti

Elmer’s Bottle Tree Ranch: un luogo magico lungo la Route 66

Torna anche questa settimana l’appuntamento con Marti on Holiday, il blog dedicato ai viaggi negli USA e non solo.

Quest’oggi vi portiamo in un luogo molto poco conosciuto che si trova lungo la famosa Route 66, un mito per tutti gli appassionati di viaggi negli USA. Parliamo del Bottle Tree Ranch ad Oro Grande, in California.

Elmer Long ha realizzato la sua “foresta di bottiglie” inseguendo un sogno che coltivava fin da bambino, ed oggi il Ranch è visitato e apprezzato da persone provenienti da tutto il mondo.

In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, questo luogo magico ci ricorda che è importante dedicare del tempo alle nostre passioni, per quanto bizzarre ci possano sembrare.

Quindi cosa aspettate? Seguiteci on the road!

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Cultura Orizzonti Visioni

Svagarsi ai tempi del Covid

Dopo aver pulito casa da cima a fondo, comprese le piastrelle del bagno, aver cucinato pane, pizza e torte da sfamare l’intero vicinato per una settimana, esservi tritati i polpacci con stretching e corsette sul posto… Terminate le vostre cinque ore quotidiane di smart working e conference call, rinchiusi i figli in stanze separate dopo l’ennesima lotta corpo a corpo, convinto il cane a ritagliarsi il suo (che è poi il vostro) spazio vitale ad almeno cinque centimetri dai vostri piedi… potreste aver voglia di svagarvi un po’. Ecco qualche consiglio, per gli amanti delle storie.

Il Film

Lo trovate su Netflix, il titolo è “The Place” ed è italianissimo. Regia di Paolo Genovese, adattamento cinematografico di una serie televisiva statunitense, ha il pregio di ritrarre un’umanità variegata, intrecciando storie di vita apparentemente anonime e facendole incontrare sempre e solo nello stesso luogo. “The Place”, appunto.

“The Place” è un bar, sito in una non meglio specificata città italiana, dove un Uomo senza nome, ogni giorno, ha appuntamento con diverse persone che gli si rivolgono per esaudire il loro desiderio più grande. L’Uomo è la loro ultima occasione. Ma ogni desiderio ha un prezzo: un compito specifico che ognuno dovrà accettare di svolgere per ottenere ciò che vuole.

L’Uomo ha con sé un libro, sul quale prende appunti e sceglie, di volta in volta, il compito che non è mai libero da questioni etiche e morali. C’è la suora Chiara, alla quale viene chiesto di rimanere incita per ritrovare la sua fede perduta. C’è l’anziana Marcella che, affinché il marito affetto da Alzheimer possa guarire, deve preparare un ordigno esplosivo con cui compiere una strage. C’è Fulvio, cieco dalla nascita, che se vuole acquistare la vista dovrà violentare una donna. Capita pure che qualcuno si rifiuti. E capita che qualcun altro s’interroghi sulla liceità dell’azione da svolgere. Ma, alla fine, la forza del desiderio supera tutti i rimorsi di coscienza e i dettami morali. Finché, un giorno, tocca all’Uomo esprimere il suo desiderio….

MERITA PERCHÉ… fa riflettere sulla natura umana e fino a dove saremmo capaci di spingerci pur di ottenere ciò che per noi è importante.

LA FRASE: “Ma perché chiedi delle cose così orrende, tu?” “Perché c’è chi è disposto a farle”.

La Serie

Anche questa è italiana, s’intitola “Passeggeri notturni” ed è trasmessa su RaiPlay. Chi è allergico alle serie infinite tipo soap-opera (da 10 stagioni, 20 episodi ciascuna, un’ora a episodio), può rilassarsi: arrivate al finale in poco meno di 130 minuti, come guardarsi un film in prima o seconda serata.

Enrico è il conduttore di un programma radiofonico di successo, che ogni sera invita i suoi ascoltatori a raccontare della propria esistenza per poi scegliere le canzoni più adatte “a musicare” la loro storia. Proprio dal racconto drammatico di un’ascoltatrice di nome Sabrina prendono le mosse le vicende successive, che condurranno i diversi personaggi a ricordare, interrogarsi, esporsi e fare delle scelte non sempre facili. Lavoro, famiglia, amore, amicizia, tradimenti, dolore e perdita attraversano gli episodi in una girandola di viaggi, dialoghi e memorie. La vita di ciascuno, dall’incontro con l’altro, è destinata a cambiare, sullo sfondo di una Bari frenetica e affascinante.

MERITA PERCHÉ… ci fa capire che la nostra vita, spesso segretamente, è legata a quella di altre persone che non conosciamo o abbiamo sfiorato appena per un istante.

LA FRASE: “Se guardate al vostro passato, vi è mai capitato di pensare… quel giorno, in quella stagione, è capitato qualcosa che ha cambiato la mia vita?”.

Il Libro

E siamo arrivati all’antica e buona carta stampata! Ma se preferite l’eBook, va bene lo stesso. Il libro che vi propongo di leggere è “Non buttiamoci giù” dell’inglese Nick Hornby, già autore dei più conosciuti “Febbre a 90” e “Alta fedeltà”. Il titolo sembra adattarsi perfettamente a questo periodo di isolamento forzato, non credete? E non è solamente metaforico.

La notte di San Silvestro quattro perfetti sconosciuti si incrociano sulla terrazza all’ultimo piano della Casa dei Suicidi. Ovviamente per farla finita. Ognuno di loro pensa di avere dei buoni motivi per buttarsi giù: Martin è un famoso anchorman rovinato dalla scappatella con una minorenne; Jess è disperata per la fine della relazione con il suo boyfriend; Maureen è stanca di una vita senza colori, trascorsa ad accudire il figlio gravemente disabile; JJ, sciolta la band in cui cantava e lasciato dalla fidanzata, non trova più un senso. Quattro motivi diversi, quattro vite alla deriva, quattro persone che non hanno nulla in comune tranne il desiderio di morire.

Sarà l’unico filo che li lega a portarli giù dall’ultimo piano, superando quella prima notte e altri 90 giorni alla ricerca di risposte che diano un significato allo stare al mondo. Il libro è scritto a quattro voci: ciascun personaggio, raccontando il proprio punto di vista sugli accadimenti, ci e si accompagna alla scoperta di sé, fino all’epilogo… che non vi dico perché non voglio spoilerare!!

MERITA PERCHÉ… a scrivere un romanzo sul tema del suicidio si rischia di scadere nel “drammone” zeppo di luoghi comuni e banalità. Hornby, invece, “scrive come parla”, è ironico, acuto osservatore e sensibile ai dettagli.

LA FRASE: “Dirmi che posso fare tutto quello che voglio è come levare il tappo dalla vasca da bagno e dopo dire all’acqua che può andare dove vuole. Voi provate, e vedrete che succede”.

Roberta Ghielmetti

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In Connecticut sulle orme delle ragazze Gilmore

Nuovo appuntamento con i viaggi negli USA!

Questa settimana visitiamo il Connecticut, ripercorrendo alcuni dei luoghi che hanno ispirato Amy Sherman Palladino nella realizzazione dello storico e amatissimo telefilm Una Mamma Per Amica.

Siete pronti? Cliccate qui per iniziare l’avventura!

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Le perle della Costiera Amalfitana

Quest’oggi vi portiamo con la fantasia in un luogo davvero suggestivo: la Costiera Amalfitana con le sue tre perle (Positano, Amalfi e Ravello) raccontata con il cuore da chi l’ha vissuta in prima persona.

Sul sito cantonidavide.com non trovate solo racconti di viaggio, ma tante proposte di gite e tour a cui partecipare non appena sarà terminata l’emergenza! Buona lettura… e buon viaggio!

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Pioneertown: dormire in una Ghost Town in California

Stanchi dell’isolamento tra le mura di casa? Allora non ci rimane altro che viaggiare con la fantasia!

Sul blog martionholiday.blogspot.com potete trovare resoconti e racconti, ma anche preziosi suggerimenti per sognare e programmare il prossimo viaggio…

Questa settimana visitiamo una ghost town in California… da non perdere!

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Un tetto per tutti

Domenica 8 Marzo 2020 l’Associazione Culturale Extra Moenia parteciperà all’iniziativa “Un tetto per tutti” organizzata per il terzo anno consecutivo dall’Opera Cardinal Ferrari di Como.
L’iniziativa è volta a raccogliere fondi in favore del dormitorio per persone senza tetto ed in difficoltà economiche di Como.
L’evento si terrà presso la Polisportiva di Cagno.
Durante l’arco della giornata il pubblico avrà modo di partecipare a diverse iniziative volte a coinvolgere tutti i presenti.

Vi aspettiamo numerosi!